Quando si parla di dieta vegetariana, la prima cosa che viene in mente è una dieta in cui manca completamente la carne (e i prodotti ad essa correlati). In realtà il discorso è un po’ più complesso di così e prevede, tra le altre cose, diverse tipologie di diete vegetariane a cui diventare “fedeli”. Vediamo nel dettaglio le principali tipologie di diete “senza carne”.
Veganismo, una dieta che si basa sul consumo di solo cibo che deriva dalle piante. Esclude anche i derivati animali, come latte, uova e formaggi (seppur senza caglio animale).
Latto-vegetariana, una dieta che si basa sul consumo di prodotti derivanti dalle piante, di latte e dei derivati del latte, come formaggi e yogurt. Tra i formaggi che si possono consumare troviamo anche la mozzarella, ad esempio, a patto che sia cagliata con del caglio vegetariano e non vaccino.
Latto-ovo-vegetariana, dieta che si basa sui prodotti delle piante, sul latte e sui suoi derivati, sulle uova. Sono escluse, praticamente, le carni di qualunque genere, così come il pesce. E’ probabilmente il tipo di dieta vegetariana più diffusa, oltre che una delle più salutari poiché non si rinuncia ai nutrienti del latte e delle uova.
Semi-vegetariana, si basa anche sul consumo occasionale di limitate quantità di carne, come maiale, vitello, pollame o pesce. E’ probabilmente la meno vegetariana tra le opzioni, oltre che la meno gradita ai veri vegetariani.
Come abbiamo visto, quando si parla di “vegetariano” le scelte sono tante e ognuno può crearsi la propria dieta, a seconda di quello che lo fa star bene.